Proloco Montecoronaro. Nel cuore dell'Appennino Tosco-Romagnolo

Pro Loco Montecoronaro Comune di Verghereto (FC)

'NA MAIALATA

stasera vi voglio raccontare
com’è saltat’ n mente a un poarino
di trovà il modo di valorizzare
il lavoro dell’artista norcino

i giorni si stavano scorciando
lo struscio da Nicola allungando
“Come facemo a tirà la compagnia
scaccià la noia, a none ‘nda via?”

BALENO ebbe l’idea fulminante
E la BALENA subito scattante
Senza pensacce manche ‘n pochinino
“perché non ci mangiamo un maialino?”

tale proposta non deve faticare
e trova tosto qualche degno compare
necessita formale approvazione
ROFELLE imparte la benedizione

“Come facciamo a pubblicizzare?”
sembrava un problema da affrontare
il modo più semplice han trovato:
dirlo alle donne, loro c’han pensato

“‘ndo ‘l facemo? Chi cucina?”
Del villaggio c’è la palazzina
“A coce ‘nce dovem pensà”
La squadra dell’estate: e voilà!

L’han detto fin dall’elementare
Nel maiale non c’è niente da buttare
sambudelli, salsiccie e rosticciata
Quel ch’i ‘vanza i va ‘ntla soprossata

chi a mette da parte c’ha ‘nsegnato
di coccio un porcellin c’ha regalato
gli spiccioli risparmiati ‘ntla giornata
il porco ne faceva ‘na panzata

a Natale con gran soddisfazione
recuperata veniva l’oblazione
e dalla pancia del maialino ecco qua
giungeva la nostra felicità.

Anche il maiale cresciuto n’tlo stalluccio
Con gli avanzi e un po’ di farinaccio
Che in carne aveva trasformato
A Natale veniva sacrificato.

Questa dunque è l’occasione
Di rinnovare quella tradizione
Anche se ‘nvece d’tutto l’anno
un maiale a no’ i’s basta solo ‘n giorno

tra noi ci son palati fini
che stimano miglior i cinghialini
e per soddisfare tosto queste voglie
lasciano nel letto sonno e moglie

ora s’ potemo ride che l’è ‘ndata
e una sorte peggiore l’ha scampata
GIULIANO grande cacciatore
Del battaglion rupestre battitore

tra brusc’e lume alla posta son piazzati
dormon e sognan prati sconfinati
e ‘n vegghine che ‘ndo mettin’ i piedi
sta un burrone e non quello che credi

quello poi che sta alla posta a fianco
imbracciando l’archibugio, in un lampo
ha un barlume di lucidità
“’n quel modo lì ‘l cinghiale i’n’ha da cascà!”

i’ gne tira perché, poi, ragionando:
“Non è successo mai ‘na volta al mondo
che un cinghiale, il più sofisticato
una casacca gialla abbia ‘ndossato”

n’avrebbe d’l’altre da racontà
un’altra volta merta d’aspettà
ora la felicità giunge alla vetta
se ballate con l’ex-gruppo di MAZZETTA.